Terme di Notte "Halloween Pool Party" winter edition

Terme di Notte “Halloween Pool Party” winter edition

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MERCOLEDI’ 31 OTTOBRE “HALLOWEEN POOL PARTY”
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Terme di Notte "Halloween Pool Party" winter edition

La Città di Camogli

D’origine antica il nome “Camogli” presenta un’etimologia incerta e dibattuta. Secondo alcuni studiosi deriva dal nome del dio etrusco Camulio o Camulo (identificabile nel dio Marte) o da quello della divinità gallo-celtica Camolio, per altri sembra provenire dalla denominazione della popolazione di Casmonati che abitavano la regione prima della conquista romana.
A parere di alcuni il nome ha origine greco-ligure derivando da “cam”= in basso e “gi”= terra, quindi “terra in basso”, ossia nucleo abitato situato in basso, lungo la costa rispetto al valico della “rua” (=Ruta).

Vi sono poi due interpretazioni del nome fantasiose e nate dalle tradizioni tipiche del paese che attribuiscono la derivazione del nome a forme dialettali quali casa= “ca” e mogli= “mugge”, cioè casa delle mogli, riferendosi al fatto che il paese fosse abitato prevalentemente dalle donne essendo i camogliesi naviganti e pescatori sempre fuori casa, oppure casa= “ca” e mucchi= “moggi”, cioè case a mucchi, addossate, ammucchiate le une alle altre come risulta apparire Camogli sia dal mare, sia dall‟alto della via Aurelia.
Il nome di Camogli compare per la prima volta in un inno liturgico del basso medioevo (1018–1045) in onore di S. Giovanni Bono. Da allora, e con maggiore frequenza dal XII secolo, il nome di Camogli comparirà nelle cronache genovesi e negli atti notarili a conferma della graduale definizione della configurazione della città.

Lo Stemma

Nel decreto del 3 giugno 1877, con il quale il re Vittorio Emanuele II conferisce il titolo di Città a Camogli. Viene sancito il diritto di usare lo stemma ricavato dalla Consulta Araldica insieme agli ornamenti attribuiti dalla legge alla città. Lo stemma viene così descritto: “…E’ d’azzurro, alla nave antica, a tre vele latine, vogante sopra il mare di verde fluttuoso d’argento. Verso una torre d’oro fondata sopra uno scoglio al naturale, questo uscente dal mare di fianco destro dello scudo, con una stella d’oro, raggiante d’argento, nel punto del capo; esso scudo cimato della corona murale formata da un cerchio di muro aperto, di tre porte e due finestre semicircolari contenenti cinque torri merlate, il tutto d’oro, le torri unite da muriccioli d’argento, ciascuna con una guardiola o torricella d’oro, equidistante dalle torri laterali e sporgenti a piombatolo dalla metà del muricciolo, accostato da due rami uno d’olivo e l’atro di quercia fruttati al naturale, decussati sotto la punta e legati di rosso.”


Nello stemma si trovano sintetizzati gli elementi caratteristici di Camogli. Il mare e il cielo, il castello – come quello della Dragonara – baluardo a difesa dagli attacchi provenienti dal mare. L’imbarcazione a vela che tanto ha rappresentato nella storia e nella vita economica-sociale della città ad iniziare dall‟epoca napoleonica. La stella, guida dei marinai e simbolo della devozione mariana. Che trova espressione nella venerazione della Madonna del Boschetto, patrona della città e nella festa del primo agosto della “Stella Maris” con la processione di imbarcazioni da Camogli a Punta Chiappa.

LA STORIA

Camogli preistorica e romana – antica

Al XIII/XII secolo a.C. (tarda età del bronzo) risalgono i resti ritrovati nell’area del Castellaro. Oggi compreso nella proprietà dell’Albergo Cenobio dei Dogi, durante gli scavi compiuti fra il 1969 e il 1977.

Frammenti di ceramiche, ossa di animali, pesi di telaio, fusaiole ed altri reperti, conservati nelle vetrine del civico museo archeologico di Camogli, adiacente ai locali della biblioteca comunale, hanno evidenziato l’esistenza di capanne e di prime forme di vita del nucleo originario di Camogli localizzato in posizione sopraelevata rispetto alla riva del mare e caratterizzato dalla presenza di una civiltà dedita all’attività agricola e pastorale.


Pur mancando tracce architettoniche ed archeologiche d’epoca romana. Il sistema viario del tempo con la presenza della via romana che collegava i vicini borghi di Rapallo e Recco nei pressi della Chiesa Vecchia di Ruta. conferma un elevato flusso di traffico nell’area che comprende anche se marginalmente il nascente borgo di Camogli.
E’ infatti in questi secoli che si ipotizza il trasferimento dell‟insediamento abitativo dal Castellaro alla zona in cui si trova il centro cittadino localizzabile a Priaro e nei pressi dell’attuale porto.

Camogli medievale

Testimonianze del V secolo d.C. raccontano della presenza di un’antica chiesa parrocchiale nell’area adiacente al porto.
Il territorio della pieve camogliese, sancito da una bolla di Papa Alessandro III. Comprende un‟area che dal confine con Recco si spinge fino alla Costa di Bana nei pressi Rapallo. Mentre solo successivamente viene ad includere anche l’Abbazia di San Fruttuoso. Il nucleo cittadino si va formando intorno all’ansa naturale formata dall’isola, sperone roccioso https://www.camogliturismo.it/

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