Foligno: COSA VEDERe in un giorno
Cosa vedere a Foligno in un giorno
ecco una miniguida per partire alla scoperta di Foligno, la terza città dell’Umbria.
Situata a metà strada tra le più note Perugia e Assisi, Foligno è un’ottima meta da scoprire anche per chi ha poco tempo a disposizione! A differenze della maggior parte dei comuni umbri, Foligno è situata in zona pianeggiante, caratteristica che rende la città molto piacevole da visitare in bici o a piedi.
Passeggiate allora nel centro storico, piccolo ma suggestivo e ricco di tesori, seguendo i nostri consigli.
Per raggiungere il cuore della città di Foligno, vi consigliamo di seguire il percorso del fiume Topino e di dirigervi in piazza della Repubblica. Qui potrete ammirare uno straordinario insieme architettonico, costituito dal Duomo, dal Palazzo Comunale e da Palazzo Trinci.
Il Duomo di Foligno
è dedicato a San Feliciano, patrono della città, ed è costituisce uno splendido esempio di edificio in stile neoclassico – barocco. Da non perdere al suo interno, il Museo Capitolare Diocesano e la Cripta di San Feliciano. Sempre in stile neoclassico il palazzo Comunale del XIII sec. ed affiancato dalla torre merlata del ‘400.
Accanto al Duomo si affaccia Palazzo Trinci, sede della Pinacoteca. Ultimato nel 1407 e restaurato nel 1949, presenta una facciata Neoclassica e una magnifica scala gotica. Al suo interno la Sala del Consiglio con volte, le pareti affrescate dal Piervittori e un enorme camino in pietra del ‘500.
Attiguo al Palazzo si trova Palazzo Orfini, antica dimora di Emiliano Orfini, il tipografo che stampò la prima edizione in lingua italiana della Divina Commedia, con un bel portale del 1500.
Recatevi poi in piazza del Grano per ammirare la Biblioteca Comunale. Realizzata in stile gotico nel 1402, la chiesa di San Giacomo, posta sull’omonima piazza, è caratterizzata da bande bianche e rosse, un portale e un chiostro. In largo Carducci segnaliamo l’Oratorio della Nunziatella, del 1492, dove è esposta un’opera del Perugino raffigurante il “Battesimo di Gesù” ed il “Padre Eterno” ed un tabernacolo opera di Lattanzio di Nicolò Alunno.
Affacciate su piazza San Domenico potrete ammirare l’omonima chiesa del XIII sec., con campanile del XIV secolo e una delle costruzioni sacre più antiche di Foligno: Santa Maria Infraportas, chiesa romanica del 1138. Trasformata nell’attuale Auditorium San Domenico, rappresenta un ottimo esempio di fusione tra antico e moderno. A proposito di modernità, particolarissima è l’opera di De Dominicis ospitata dall’Ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata: la Calamita Cosmica.
Cosa Fare a Foligno
La tradizione folignate racconta che un birillo rosso, posto al centro del biliardo di quello che fu lo storico Gran Caffè Sassovivo, facesse di Foligno il centro del mondo, o come dicono i locali “lu centru de lu munnu”. Ma dopo aver visitato chiede e palazzi del centro storico, cosa fare a Foligno? Vi suggeriamo un bel giro al Centro Italiano Arte Contemporanea. Sorto sulle rovine dell’edificio che fu prima Centrale del latte, il CIAC vuole essere contenitore e promotore delle attività artistiche focalizzate sulla creatività.
Se invece vi state domandando cosa fare a Foligno dopo aver passeggiato tanto, vi suggeriamo una sosta rigenerante al Parco dei Canapè, apprezzato luogo di svago e di relax racchiuso da una parte dell’antica cinta muraria tra Porta Romana e Porta Todi.
Affascinante attrazione turistica che merita una breve escursione fuori porta, a soli 6 chilometri dal centro, è l’Abbazia di Sassovivo, complesso benedettino fondato intorno al 1070. Solo il vento e i canti gregoriani interrompono il silenzio che domina questo luogo suggestivo immerso tra gli uliveti e i boschi! Note di particolare pregio, il chiostro del 1200 e la cripta.
Cosa Mangiare a Foligno
Qualche consiglio su cosa mangiare a Foligno non poteva mancare nella nostra miniguida: c’è solo l’imbarazzo della scelta, dato che i piatti tipici locali sono basati sulla gastronomia tipica umbra legata ai prodotti della terra, come funghi, legumi e tartufo, uniti a quelli della cacciagione, del buon vino e dell’immancabile olio extra vergine d’oliva DOC!
Tutto l’anno, ma preferibilmente a giugno e settembre in occasione della Giostra della Quintana, avrete la possibilità di gustare piatti tipici del 600 nelle taverne e nelle trattorie locali.
Inoltre consigliamo un bel giro per le campagne vicine, dove poter assaggiare ed acquistare i prodotti tipici del territorio direttamente nelle aziende agricole locali. Un primo piatto da provare sono gli spaghetti col rancetto, un piatto sostanzioso a base di pancetta, pomodori e maggiorana che conferisce agli spaghetti un profumo e un sapore singolari.
Particolarmente gustosa è la Rocciata, un dolce simile allo strudel di mele, noci e cacao arricchito dall’alchermes. La sua versione salata è rappresentata da la Fojata, fatta con le foglie di cavolo. Tra i dolci ricordiamo anche la miaccia, una specie di sanguinaccio imbevuto nel Sagrantino e decorato con i canditi.
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