PARIGI: Un tuffo nella Parigi degli Anni Settanta

PARIGI: Un tuffo nella Parigi degli Anni Settanta

Un tuffo nella Parigi degli Anni Settanta Quasi mezzo secolo fa la capitale francese ha vissuto un periodo di grande fermento culturale e sociale, grazie anche a un rinnovato ottimismo che si riflette soprattutto nellʼurbanistica

PARIGI: Un tuffo nella Parigi degli Anni Settanta

PARIGI

Figlia del Maggio francese e di un rinnovato ottimismo che si riflette soprattutto nell’urbanistica. Parigi ha vissuto negli Anni Settanta un periodo di grande fermento culturale e sociale. Dai moti studenteschi e dalle proteste;  che hanno infiammato anche altre grandi piazze europee.  Si è passati a un’autentica frenesia architettonica, quasi come se la carica innovatrice dei movimenti sociali avesse contagiato ingegneri e architetti. Tra questi figura anche il “nostro” Renzo Piano, giunto nel 1971 assieme a Richard Rogers e Gianfranco Franchini per la progettazione del nuovo centro di arte contemporanea nel cuore della metropoli.

Fino alla fine dei Sessanta, Parigi appariva come un cantiere aperto. Circa un decennio prima, il governo aveva dato vita a una campagna di demolizioni ai limiti dello “spericolato”, soprattutto negli arrondissement periferici (i faubourg). L’obiettivo era quello di buttare giù gli edifici usciti “scheletri” dalla Seconda Guerra Mondiale.

Le difficoltà logistiche, le dinamiche economiche e i cambiamenti sociali delle operazioni determinano ritardi clamorosi e momenti di stallo nella ricostruzione. Intanto sui colli intorno al centro cittadino vengono innalzate torri e le grandi gru connotano il profilo di un nuovo paesaggio urbano che lascia grandi vuoti attorno a quartieri fatti e finiti.

Oltre ai grandi monumenti, agli arrondissement e alle vie barocche, il simbolo della nuova Parigi della rénovation che non dimentica il passato è il Centre Pompidou, innalzato lungo il sistema urbano che conduce dal Marais a Les Halles, di cui il museo è sostanzialmente il punto mediano. Un “triangolo” urbano in cui nella seconda metà del Novecento si sono concentrate le più grandi battaglie per la salvaguardia del patrimonio storico parigino.

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