AEROPORTI: tornano i liquidi in valigia
La tecnologia al servizio della sicurezza negli aeroporti italiani, a partire da Roma Fiumicino e Milano Linate e
Malpensa: così i controlli saranno più veloci alle partenze
Tornano i liquidi a bordo – A Roma Fiumicino tra febbraio e marzo dovrebbero arrivare, come riferisce Il
Messaggero, impianti sofisticati di controllo del bagaglio a mano, in grado di identificare piccolissimi quantitativi di esplosivo. Si tratta di 26 macchinari di Standard 3, costati ciascuno un milione di euro. Ciò permetterà di lasciare in valigia liquidi, anche superiori a 100 ml, smartphone, pc e tablet durante i controlli d’imbarco.
Anche a Milano Linate, scalo appena riaperto dopo tre mesi di lavori di ammodernamento, si tende a velocizzare entro
l’estate le operazioni con nuovi servizi di controllo dei trolley da portare a bordo per poter volare. Stessa volontà a Malpensa, al terminal 1, dove, con un investimento da 17 milioni di euro, verranno installate linee automatizzate per le
verifiche del bagaglio a mano che permetteranno di gestire un numero più elevato di passeggeri, fino a 250 all’ora. Inoltre, con le macchine Eds-Cb, Explosives detection systems for cabin baggage, al posto dei tradizionali raggi X, i bagagli a mano saranno sottoposti a Tac come già accade per quelli da stiva.
Intanto, al terminal 2 di Malpensa sono già attive le linee automatizzate, senza il nuovo sistema Eds-Cb: tutto entrerà a
regime entro la fine del 2020. Di fatto si tratta di un ritorno al passato, a prima di quell’11 settembre del 2001 che impose misure restrittive tuttora in vigore in tutto il mondo.
Addio carta d’imbarco, per volare basterà il viso
Da fine novembre a Roma Fiumicino la sperimentazione permetterà di imbarcarsi mostrando solo il viso. Grazie alla biometria, all’intelligenza artificiale e a speciali chioschi automatici che funzionano così. Si arriva al terminal di partenza, si va alla macchina fai-da-te, si mette il passaporto sul lettore ottico e
ci si fa inquadrare il viso da una telecamera che lo memorizza per dire addio a documenti e carta d’imbarco. Dopo la registrazione, infatti, tutto resta in tasca nei restanti passaggi.
Anche Linate e Malpensa si adeguano con la tecnologia per il riconoscimento biometrico facciale, con l’obiettivo di velocizzare l’accesso ai terminal in tutti i vari step di controllo fino al self boarding, l’imbarco automatico. Grazie a un investimento da 21 milioni di euro per sei chioschi per l’enrollment (l’iscrizione per associare i dati biometrici a passaporto o carta d’identità elettronici), 25 boarding gate elettronici, 10 gate pre-security e 7 face spot security.
Negli altri aeroporti del mondo – Tutto ciò è già realtà al terminal 4 dell’aeroporto di Singapore, dove con check-in automatizzato al chiosco, il self bag drop (dal 2020 anche a Malpensa tutti i 21 banchi saranno senza operatore: il passeggero, con check-in online, porrà il suo bagaglio sul nastro e lo etichetterà; 8 le postazioni a Linate), imbarco tutto automatico senza contatto umano.
In Europa, da mesi alcune compagnie sperimentano queste novità: ad Helsinki prova Finnair con il riconoscimento facciale; all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi stessi controlli di sicurezza, mentre la compagnia aerea olandese Klm sperimenterà a Fiumicino ciò che è già realtà all’aeroporto Schiphol di Amsterdam.