TRENINO ROSSO DEL BERNINA : Una delle cose belle dell’inverno
Una delle cose belle dell’inverno è il TRENINO ROSSO DEL BERNINA; e ammirare i fantastici paesaggi immersi nella neve. Il percorso di questo treno è uno dei piu’ famosi al mondo, sono 61 km tra TIRANO in VALTELLINA e ST. MORITZ. Ci vogliono due ore che passeranno in un battito di ciglia tanto sarete presi dal panorama che vi scorrerà davanti. Il trenino correrà tranquillo attraverso le montagne e dietro ogni circa ci sarà qualcosa da scoprire. Un ghiacciaio, una vallata di neve o meravigliosi ed imponenti alberi.
Durante il tragitto ci sono 21 fermate, che sono 21 possibilità per scoprire incantevoli luoghi, piccoli paradisi di montagna. Io vi consiglio di vedere ALP GRUM dal quale si ha una vista eccezionale sul ghiacciaio Palu e poi quella di OSPIZIO BERNINA da dove si vede il ghiacciaio Cambrena e il Lago Bianco insieme al Lago nero. Mi raccomando scegliete il treno con i finestrini a cupola che permettono di ammirare il paesaggio a 360 gradi, costa un po’ di piu’, dovrete prenotarlo ma ne vale la pena.
Costruita fra il 1906 e il 1910,
non solo a scopo turistico, ma anche per trasportare passeggeri che si muovono per lavoro o altre necessità e merci, la linea raggiunge con ardite opere di ingegneria ferroviaria un’altitudine massima di 2.253 m, ed è pertanto la più alta ferrovia ad aderenza naturale delle Alpi, oltre che una delle più ripide al mondo (raggiunge una pendenza massima del 7%). Inizialmente aperta solo nei mesi estivi, dall’inverno 1913–1914 la linea è aperta tutto l’anno. La costruzione fu particolarmente impegnativa, anche per le maestranze, confluite in prevalenza da diverse regioni italiane, con un elevato numero di incidenti sul lavoro.Viadotto elicoidale di Brusio
È stata una delle prime linee ferroviarie pensate e progettate per la trazione elettrica. La prima domanda di concessione del dicembre 1899 fu presentata dalla società inglese General Water Power Limited. Le centrali idroelettriche ottenute utilizzando le acque del Lago Bianco permettevano la disponibilità in loco della necessaria potenza, in epoche in cui il trasporto dell’energia su lunghe distanze incontrava, ancora, difficoltà quasi insormontabili. Nell’atto di concessione fu espressamente prevista la clausola che l’energia elettrica per la trazione ferroviaria sarebbe stata ceduta a prezzo di favore.